Certosa di Pontignano: una perla nascosta della Toscana
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Mentre i grandi capolavori artistici hanno riempito interi libri di testo, le perle nascoste di questa bellissima regione continuano ad essere scovate da viaggiatori intrepidi e curiosi. La Certosa di San Pietro in Pontignano si trova poco distante da Dievole, nel comune di Castelnuovo Berardenga, a pochi minuti di macchina lungo la via Chiantigiana, ed è veramente una piccola perla nascosta della Toscana.

Fondato nella metà del 1300, il monastero fu parzialmente danneggiato durante la Guerra di Siena del 1555 e completamente ricostruito a partire dal 1569. Il complesso è formato da diversi giardini, celle, grandi spazi che venivano usati per la vita monasteriale, una chiesa e una cappella.

Un chiostro principale consente l’accesso alla chiesa e ad altre aree del complesso, mentre il “Chiostro Grande”, in puro stile rinascimentale, risale al tardo 1600 e circonda un grandissimo prato con al centro un pozzo in pietra. Vi è anche un terzo chiostro che ai tempi era riservato ai monaci che avevano preso i voti da poco tempo o che avevano appena iniziato la vita in convento, probabilmente esisteva anche un’area adiacente che ospitava le camere.

La Chiesa, dedicata a San Pietro, presenta ancora la muratura in pietra originale e vi si accede attraverso un’imponente porta in pieno stile Rinascimentale. La luce del sole che arriva da fuori attraversando le ampie finestre rettangolare fornisce un contrasto di luci ed ombre che mettono in risalto gli affreschi e gli archi che definiscono le sezioni della chiesa.

Gli affreschi sulle pareti interne risalgono al 16° secolo e furono dipinte dall’artista fiorentino Bernardino Poccetti e completati da Stefano Castiani, raffigurano alcune scene della Vita della Vergine Maria, della Passione di Cristo e di San Giovanni Battista. Su entrambi i lati dell’ampio spazio a navata sono poste delle sedute in legno destinate al coro.

Un’altra zona ben conservata del complesso è il Giardino all’Italiana, a cui si accede dal chiostro principale tramite un piccolo balcone. Protetto da vincoli legislativi molto severi, questo piccolo pezzo di paradiso rispecchia perfettamente tutte le regole dei tradizionali giardini all’italiana del Rinascimento, con qualche influenza Francese nella geometria e nel taglio dei bossi che chiudono il giardino e nel tunnel di alloro che porta all’area botanica. Una limonaia situata nella zona destra del giardino fa da casa invernale per moltissimi alberi di limoni che vengono trapiantati all’esterno solo durante i mesi più caldi.

Dopo la soppressione dei conventi decisa da Napoleone, la chiesa divenne una chiesa parrocchiale. Nel 1959, la gestione della proprietà venne affidata all’Università di Siena che adesso la utilizza come centro conferenze.

Spesso sede di eventi, Pontignano ha recentemente ospitato un evento a cui ha partecipato anche Dievole: tutte le aziende vinicole del comune di Castelnuovo Berardenga e zone limitrofe, in collaborazione con il Consorzio Chianti Classico, hanno organizzato una serata di degustazione per tutti gli appassionati di Fiat 500. Le adorabili macchine vintage hanno portato un pizzico di colore all’interno di questo tranquillo spazio monastico.

Certosa di Pontignano è aperta al pubblico tutte le domeniche con ingresso gratuito senza prenotazione.