Corso per sommelier: perché frequentarne uno?
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Se siete appassionati di vino, è possibile che vi siate chiesti se sia il caso di approfondire la vostra conoscenza frequentando un corso per sommelier. Esistono numerose scuole nel mondo che offrono corsi, diplomi e certificazioni, ma è davvero necessario frequentarne una, o fareste meglio a lasciar perdere l’iter tradizionale? Diamo un’occhiata a diverse soluzioni.
Per prima cosa, è importante porsi le seguenti domande:
- Avete in programma di lavorare, o già lavorate, in un ristorante di alta qualità?
- Avete intenzione di lavorare nella vendita o marketing del vino?
- Avete bisogno di un documento che attesti la vostra conoscenza enologica per il vostro curriculum?
Se avete in programma di diventare primo sommelier per un ristorante Michelin, o se volete lavorare per un’enoteca, è necessario avere in curriculum un certificato di sommelier rilasciato da un ente riconosciuto a livello internazionale. Per esempio, solamente per accedere al corso ed esame introduttivi alla Court of Master Sommeliers, è necessario aver aver lavorato nella ristorazione per almeno tre anni — e questo è solo il primo di quattro esami per completare i quali possono volerci fino a dieci anni.
Un’opzione meno vincolante è offerta dalla compagnia britannica WSET (Wine and Spirits Education Trust), accessibile anche ai principianti e costituita più da esami che da corsi tradizionali. In Italia, l’AIS (Associazione Italiana Sommelier) è l’unica associazione ad essere riconosciuta a livello internazionale; con i suoi tre livelli consente a chi consegue i corsi di diventare totalmente certificato. Questi tre iter sono probabilmente i più formativi per lavorare nel settore enologico. Ne uscirete con delle valide conoscenze tecniche, molte ore di pratica, ed un diploma o certificato che potrete inserire nel vostro curriculum.
Se invece non vi occorre un certificato da sommelier per lavoro, ma solo per implementare la vostra passione, potrete beneficiare più da seminari organizzati a livello locale, oppure pianificando autonomamente il vostro corso di studi. In ogni paese si possono trovare corsi per principianti, seminari a tema e opportunità per imparare a conoscere meglio i vini. Per esempio, a Londra entrambe le case d’asta Christie’s e Sotheby’s organizzano, in sedi prestigiose, corsi introduttivi e tematici sul vino. In Italia è talmente comune possedere una discreta conoscenza enologica che esiste una vasta gamma di scelta per quanto riguarda corsi elementari ed economici — alcuni di questi effettivamente sponsorizzati dal ministero dell’agricoltura! — e che rilasciano certificati riconosciuti a livello locale.
Fuori dalla formazione formale, possono esistere piccoli club del vino nella vostra città che offrano eventi sociali con degustazione di diverse varietà di vino, o che semplicemente saranno in grado di affinare il vostro palato ai molti vini d’annata esistenti nel mondo. Frequentare alcune di queste serate non solo incrementerà la vostra conoscenza, ma vi offrirà anche l’opportunità di incontrare altre persone con la vostra stessa passione, con le quali organizzare viaggi futuri per incontrare produttori di vino e imparare sul campo. Potete persino spingervi oltre diventando un membro di questi wine club!
Un’altra opzione è quella di controllare se la vostra enoteca di fiducia offre delle degustazioni, e, se ancora non ha preso questa iniziativa, convincerla a iniziare. Infine, c’è tanto che ancora potete fare da soli, con un libro o con un corso online (di cui ne esistono molti).
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Ultimo consiglio, ma non meno importante: se siete fra coloro che intendono ‘scegliere la propria avventura’, viaggiare può essere la miglior forma di educazione riguardo vino e cultura enogastronomica. Potrete visitare enoteche in giro per il mondo, incontrare produttori di vino e scoprire come il terroir specifico di ogni luogo contribuisca a creare bouquet differenti. La maggior parte delle enoteche offre informazioni su come prenotare una degustazione sul proprio sito web, ed è buona regola farlo sempre con anticipo.
Quindi, che cosa avete deciso? Vi serve un certificato da sommelier, o continuerete ad espandere la vostra conoscenza enologica attraverso alcuni dei percorsi che vi abbiamo suggerito?