Come scegliere il giusto vino per le feste
A Dievole il vino riveste un ruolo imprescindibile e non v’è giorno in cui non ne ricordiamo l’importanza. Come un amico affettuoso, il vino riscalda la nostra tavola e mette tutti al loro agio. Per noi sarebbe impensabile festeggiare il natale senza pensare al giusto vino per le feste perché crediamo che ogni bottiglia vada selezionata con cura. Ecco alcuni consigli utili per godervi al meglio le vostre incursioni enogastronomiche natalizie e scoprire come e con cosa servire il menù tradizionale di vostra scelta.
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Ogni famiglia custodisce gelosamente una ricetta segreta che viene poi rivelata durante le feste, motivo di gioia per tutti i palati. Anche il tacchino, re delle tavole anglosassoni, ha conquistato un posto nel gotha Italiano delle ricette natalizie. Pur nella varietà estrema, dal nord al sud della penisola una cosa è certa: nel sacro rito dell’abbuffata lo scorrere del tempo non ha importanza alcuna. Portata dopo portata, calice dopo calice, dimenticatevi il ticchettare dell’orologio e lasciatevi trasportare dalla bontà.
L’arte del brindisi
Nell’immaginario collettivo, solitamente si brinda con champagne o spumante ma anche in questo la Toscana tende a differenziarsi. Date il via ai festeggiamenti con crostini di fegatini, fettunta abbondantemente cosparsa di olio extravergine d’oliva e taglieri di formaggi, sottoli e affettati assortiti. Accompagnate questi deliziosi antipasti ad un Chianti Classico d’annata.
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Il primo
Ogni regione è caratterizzata da tradizioni gastronomiche diverse ma tendenzialmente tutti i menù di natale includono la regina della dieta mediterranea: la pasta. Generazioni si riuniscono intorno a pentole fumanti, cuocendo tagliatelle, tortelli, tortellini e lasagne solitamente servite con sughi di carne o brodo. Al nord spesso il primo consiste in un abbondante piatto di risotto. Se siete alla ricerca del giusto vino per le feste, consigliamo un calice di rosso vivace per meglio valorizzare le svariate sfumature gustative della pasta fresca.
Alla riscoperta del tacchino
Sin dall’epoca vittoriana, il pollame è stata la star inequivocabile delle festività anglosassoni. Il gusto leggero di questa carne tenera e magra viene enfatizzato da un ampio ventaglio di accompagnamenti: puré di patate, salsa di mirtilli rossi e ricche farciture. Scegliete un vino bianco corposo o un rosso morbido per creare un’armonia tra l’untuosità della carne e i sapori forti dei suoi contorni.
Se, come nel sud Italia, preferite servire il pesce, non potete sbagliarvi con un vino bianco minerale.
La ciliegina sulla torta
Posata per l’ultima volta la forchetta, l’atmosfera si farà più rilassata. A questo punto non vi resta che scivolare comodamente in una serata di chiacchiere e convivialità, arricchendone l’intensità con il perfetto vino per le feste: un bel sorso del nostro più pregiato “vino da meditazione” Vin Santo Occhio di Pernice. La giusta conclusione per una dolce serata, servitelo da solo o in un piccolo calice e assaporatelo lentamente per godervi a pieno le soavi note di mandorla e vaniglia.
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Quel che rimane del vino per le feste
Quando la serata giunge al termine e avete salutato l’ultimo ospite, sta a voi affrontare il campo di battaglia e ripulire quel che rimane di questa meravigliosa esperienza in compagnia. Ecco un “trucchetto della nonna” per rimuovere quelle dispettosissime macchie di vino dalla tovaglia: applicate dentifricio o succo di limone mescolato con una goccia di sapone liquido e sfregate la zona interessata con acqua frizzante. Lasciate agire per qualche minuto prima di mettere il tutto in lavatrice.