Farina di vino: moda o prodotto innovativo?
Alcuni la considerano solo una moda passeggera, altri invece sono convinti che conquisterà i consumatori di tutto il mondo… Stiamo parlando della farina di vino, un prodotto esteticamente accattivante, nutriente, ecologico e adatto a vegani e celiaci. Ma vediamo insieme cos’è, come si produce, dove acquistarla e come utilizzarla in cucina.
Farina di vino: cos’è e come viene prodotta
C’era una tempo in cui gli scarti dei processi di vinificazione venivano compostati, ora invece, vinacce e vinaccioli – ovvero la buccia e i semi dell’uva – trovano una nuova vita, anzi nuove vite, grazie all’industria della cosmesi, farmaceutica, delle energie rinnovabili… e ora anche in quella alimentare grazie alla produzione della cosiddetta farina di vino, prodotta dall’essiccazione al sole e macinazione a pietra delle vinacce e dei vinaccioli.
[product_card id_product=”8395″ expanded=”0″]
Dove viene prodotta e come utilizzare la farina di vino
Ad oggi, è prodotta artigianalmente solo da poche aziende negli Stati Uniti, ma se la farina di vino dovesse incontrare il gusto dei consumatori – e le premesse pare ci siano tutte – siamo convinti che la sua produzione si espanderà notevolmente.
La farina di vino non può essere considerata come un sostituto delle altre farine tradizionali, ma può essere aggiunta per conferire un tocco particolare a molte ricette, come per esempio a torte e dolci vari, anche per dare quel caratteristico e intenso color vinaccia, molto piacevole anche dal punto di vista estetico dunque. Ma la virtù principale di questa farina deriva dal fatto che è interamente prodotta da scarti vegetali, per cui è apprezzata particolarmente da chi segue un regime dietetico vegetariano e vegano, ma anche da chi soffre di celiachia. Inoltre, è ricca di vitamine, antiossidanti e minerali.
Le sette varietà di farina di vino della Finger Lakes Wine Flour
Tra le aziende pioniere troviamo la Finger Lakes Wine Flour, nello stato di New York, che produce sette varietà di farina di vino (Riesling, Cabernet Sauvignon, Red blend, Cabernet Franc, Pinot Nero e Gewürztraminer) ognuna con caratteristiche particolari e utilizzi differenti in cucina. Per esempio la farina di Cabernet Sauvignon ha un gusto forte e deciso che ben si adatta alla preparazione di polpette di carne o di brownies al cioccolato; mentre la farina di Riesling ha un gusto più dolce, fruttato e piacevolmente acidulo ed è perfetto per la preparazione di torte di mele o biscotti. Se volete acquistare questo particolare tipo di farina ecco il link: https://www.etsy.com/shop/FingerLakesWineFlour?ref=hdr_shop_menu.
Insomma, la farina di vino è un prodotto dalle mille virtù: bello perché conferisce il caratteristico colore del vino alle preparazioni in cucina, buono perché ricco di vitamine, minerali e antiossidanti, ma anche perché ecologico dato che è prodotto da scarti della vinificazione che altrimenti andrebbero buttati via. Inoltre è molto versatile in cucina e può essere usato come ingrediente per i lievitati (pane, biscotti, cracker…), ma anche come polvere per arricchire altre preparazione a base di carne o pasta per esempio o semplicemente per aggiungere principi nutritivi ai centrifugati. Infine non contenendo né glutine e né derivati di origine animale, risulta perfetto per le diete vegetariane, vegane o dei celiaci.
Che vino abbinare a un piatto preparato con farina di vino?
Resta solo un punto da chiarire: con che vino si abbina una ricetta a base di farina di vino? Direi che la risposta è facile: se ci trovassimo per esempio davanti a un piatto che vede tra gli ingredienti la farina di Sangiovese, potremmo pensare di abbinare un Chianti Classico DOCG firmato Dievole.