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Il vino nelle opere d’arte: il Rinascimento

In questa Storia

Una tavola apparecchiata impeccabilmente. Carne fresca, formaggi e verdure cucinate alla perfezione. Caraffe piene di vino e bicchieri colmi del delizioso nettare rosso. Vi ricorda una cena a cui avete partecipato recentemente? Se siete stati fortunati, tutto questo vi sembrerà familiare, ma vi siete mai chiesti come mai?

Prima dell’età moderna, la pittura era esclusivamente di carattere religioso. Durante il Rinascimento, le raffigurazioni solenni furono sostituite dalle rappresentazioni di gioviali banchetti ricchi di cibo e vino. È però interessante notare che nella pittura Rinascimentale Italiana non vi sono molti banchetti o momenti di allegria. Piuttosto è evidente un cambiamento nella rappresentazione del vino, attraverso l’utilizzo della figura dell’antico dio Romano, Bacco.

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Chi era Bacco?

Conoscendo anche parzialmente la figura di Bacco, dio del vino, improvvisamente le opere d’arte e i simboli che si vedono in giro per la Toscana acquistano molto più senso. Generalmente viene raffigurato come un giovane adolescente, con delle foglie di vite nei capelli e un sorriso beffardo, tipico di chi ha esagerato con il dolce nettare, come a voler sottolineare il suo compito di corruttore della vita degli uomini. Protagonista di numerose sculture – anche da parte del grande Michelangelo – la sua figura si presta meglio sulla tela, poiché il pittore può impostare l’intera scena e sottolineare la sua dissolutezza, lasciando che il suo mito prenda vita.

Il Rinascimento è stato caratterizzato dalla rinascita dei classici: letteratura, lingua, architettura e arte. Bacco, essendo un dio Romano, ha fatto parte di questo grande momento di riscoperta. Nell’antichità, durante il suo periodo di massimo splendore, era conosciuto come il dio dell’agricoltura e della vite. Tuttavia, a partire dal 16° secolo, quando l’arte italiana si è appropiata della sua storia e della sua figura, si è trasformato da potente dio a festaiolo ubriaco.

Tre opere d’arte con Bacco e il vino

Bacco e Arianna, Tiziano (1520-23)

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Se ci fosse il bisogno di un quadro per rappresentare la follia che ne consegue dopo aver esagerato con il vino, sarebbe proprio questo. Nell’intera scena domina la confusione, dal quasi nudo Bacco (che cerca di saltare giù dal carro) al gruppo di persone che lo accompagna mentre lui cerca di attirare l’attenzione di Arianna. Vi è raffigurato anche un piccolo satiro che trascina la testa di una mucca e sullo sfondo vi sono un numero imprecisato di persone impegnate in atti impuri.

Bacco, Guido Reni (1623)

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Questo Bacco è forse il più scandaloso tra i tre esempi che abbiamo scelto. Rappresentato come un bimbo paffuto, i suoi occhi sono rivolti verso l’alto mentre è intento a sorseggiare il vino. È inoltre impegnato ad urinare con il vino alle sue spalle che scorre dalla botte in modo molto simile. Nel secolo precedente un immagine del genere sarebbe stata inaccettabile sia dal punto di vista stilistico che iconografico.

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Bacco, Caravaggio (1596-97)

L’ultimo esempio è conservato proprio qui in Toscana, presso la Galleria degli Uffizi. Questo bacco è nettamente diverso rispetto ai primi due esaminati e la sua influenza è davvero notevole. È raffigurato come un giovane effeminato, non eccessivamente ubriaco, ma piuttosto molto rilassato. Mantiene il bicchiere in modo grazioso, sporgendolo verso l’osservatore come se volesse estendere l’invito. Ha il volto arrossato, probabilmente l’unica indicazione evidente della sua eccessiva indulgenza. Qui il vino occupa una parte imporante della scena, perché lo sguardo dell’osservatore viene catturato sia dal grande bicchiere di vino che dalla caraffa piena appoggiata sul tavolo.

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Finalmente, verso la fine del 15° secolo, il vino viene rappresentato come forma d’arte. Sono proprio queste tipologie di quadri che hanno contribuito a creare l’idea del vino che abbiamo noi oggi.

Se siete appassionati di vino ed arte, andare alla ricerca e trovare le raffigurazioni del vino nei quadri Rinascimentali può essere un’attività interessante. Dalle varie raffigurazioni dell’Ultima Cena fino al Bacco di Caravaggio, il vino è rimasto un tema costante nel tempo. Un altro studio potrebbe riguardare il suo ruolo sociale e culturale nel corso del tempo. Mentre il vino (e i suoi effetti) sono spesso stati rappresentati in arte, una considerazione interessante potrebbe rigurdare la vinificazione come forma d’arte in sé e per sé.

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