In questa Storia
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Passeggiare tra i vicoli del centro storico di Firenze, perdersi tra gli antichi palazzi rinascimentali, tra le strade strette che nascondono piazzette dove il tempo sembra essersi fermato. Seguire il profumo del cibo di strada, che qui ha un solo nome, il panino al lampredotto.
Non segue le mode, non calca le tendenze che vedono lo street food come trend emergente in cucina. Qui il lampredotto è sempre esistito, rimanda a gesti e sapori antichi, ai vecchi mercati dove il pentolone con il quinto quarto fiorentino non è mai mancato.
Cibo di strada e cibo popolare: dagli ambulanti fino agli operai, dagli artigiani dell’Oltrarno fino agli artisti che sempre hanno arricchito la città. Oggi, cibo ricercato da tutti i turisti che da ogni parte del mondo arrivano in città. Cibo sempre amato dai locals, che non perdono occasione per gustarlo caldo nei chioschi in giro per Firenze. Lui però rimane sempre fedele a se stesso e mantiene quel carattere essenzialmente proletario e popolare, senza cedere alle mode. Non si piega a interpretazioni gourmand, la scelta rimane, al massimo, tra la salsa verde o piccante.
Talmente radicato nel tessuto cittadino da essere il protagonista di un rap locale.
Cos’è il panino al lampredotto
Il lampredotto è una delle parti meno nobili del bovino, uno dei quattro stomaci dell’animale. Per questo, è sempre stato un piatto povero che per diventare piatto prelibato viene cotto lungamente nel brodo insieme alle verdure dell’orto. Viene poi servito ancora caldo tagliato al coltello e sistemato all’interno del panino tondo. Non un panino qualunque, la rosetta, che non a caso richiama nella forma la cupola del Brunelleschi! Ecco come è fatto il panino al lampredotto.
Prima di gustarlo vi verranno fatte due domande: condimento classico con salsa verde, oppure salsa piccante? Panino semplice o bagnato nel brodo? Olio extravergine, sale e pepe, sono un must che completano il tutto.
Dove gustare il miglior panino al lampredotto?
La risposta scontata è: per strada! In centro troverete molti chioschi, alcuni più autentici, altri più turistici. Vi consigliamo quelli che a noi piacciono di più, dove noi stessi, ogni tanto ci fermiamo a gustare un panino al lampredotto.
Chiosco in piazza S.Ambrogio: uno dei più conosciuti in città, in un quartiere popolare che ancora vive intorno alla piazza del mercato degli ambulanti.
Da Nerbone: dentro il Mercato di S.Lorenzo al piano terra, anche lui, un’istituzione in città quando si parla di panino al lampredotto. Sempre dentro il mercato, ma al piano superiore, anche da L.Nigro il lampredotto viene servito sia in panino che al piatto, ed anche nella versione tartufata. Fuori dal centro, sicuramente il chiosco in via Gioberti e quello del Trippaio di Gavinana sono tra i più celebri.
Osteria del Magazzino, piazza della Passera: non solo lampredotto ma tutto il quinto quarto toscano cucinato in maniera creativa. Qui il lampredotto si trasforma anche in deliziose polpettine, servito insieme alla trippa fritta. Un’occasione per gustare questo piatto in modo diverso e comodamente seduti.