Le api, secondo qualcuno, sono semplicemente dei piccoli insetti che producono miele; in realtà non è così. Se stamattina avete mangiato un frutto, è tutto merito di un’ape. Se vi godete un bel frullato fresco, una macedonia o semplicemente vi fermate a guardare un campo fiorito con gli occhi sognanti, è perché c’è stata un’ape. Non solo semplici insetti, ma veri e propri alleati che hanno un ruolo fondamentale nel mantenimento della biodiversità e nella conservazione della natura. Per capire meglio il concetto di api e biodiversità basta considerarle delle piccole sentinelle: quello che succede a loro oggi, succederà a noi domani.
Api e Biodiversità: perché sono così importanti?
Le api si nutrono del nettare dei fiori e lo trasportano nell’alveare per trasformarlo in miele. Durante questo loro peregrinare, favoriscono un processo molto semplice ma fondamentale per la biodiversità: l’impollinazione. I fiori rappresentano sia il gamete maschile che quello femminile, anche se sono fatti in modo che non possano autofecondarsi. Il pistillo, che è il centro del fiore, produce il gamete maschile che si chiama polline. Il gamete femminile, invece, si trova alla base del fiore. L’ape, entrando nel fiore, impregna la sua peluria di polline; poi, spostandosi su un’altra pianta, rilascia il polline nell’altro fiore, aiutando la fecondazione della pianta. Delle esperte travel blogger, dunque, con una missione molto importante: favorire la biodiversità e la produzione dei frutti.
Le api, inoltre, sono degli esseri sociali. Vivono tutte insieme e si prendono cura dell’altra. Il cuore dell’alveare, quindi della famiglia, è la regina che con le sue uova garantisce il ricambio delle api. Tra di esse c’è un legame molto stretto e tutte insieme lavorano per il bene comune.
Se vi capita di trovare una piccola apetta aggirarsi tra l’inerbimento che cresce tra le vigne, vuol dire che in quell’area la biodiversità è pienamente rispettata. Utilizzare pratiche agroalimentari naturali o biologiche, proprio come facciamo qui a Dievole, vuol dire rispettare non solo la vigna e i suoi frutti, ma anche i piccoli insettini che, seppur quasi invisibili, ricoprono un ruolo molto importante per l’ambiente.
Conoscere le differenze: api e vespe
Spesso le api vengono confuse con le vespe, ma in realtà sono due esseri completamente differenti. Le api si nutrono esclusivamente di nettare. Il loro istinto è quello di visitare i fiori e curarsi solamente del bene dell’alveare. Sempre per istinto difendono la loro famiglia e pungono solo come ultima risorsa. Si tratta di un gesto abbastanza estremo, poiché le condanna a morte. Il pungiglione, infatti, ha la forma di una punta seghettata che si attacca alla pelle facendo sì che l’ape non riesca a staccarsi. Di conseguenza, tutto ciò a cui è collegato il pungiglione rimane attaccato, causando la morte per rimozione. L’ape punge solamente se avverte il pericolo. La situazione è diversa per le vespe che, essendo onnivore, non esitano a pungere pur di avere qualche briciola di pane o avanzo di cibo. Inoltre, la conformazione più simile a un ago del pungiglione, gli permette di pungere più volte.
Api e vespe sono molto diverse e conoscere le differenze è importante. Se passeggiando tra le vigne notate un’ape che vi ronza intorno, non dovete fare altro che allontanarvi poiché, probabilmente, siete capitati nel loro corridoio di volo o vicino una colonia. Anche l’ape si allontanerà e tornerà ai suoi importantissimi compiti.
Biodiversità api: perché sono in pericolo
La Ipbes (Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services) ha recentemente rilasciato un studio che evidenzia la progressiva diminuzione di insetti impollinatori, soprattutto api. L’impollinazione è responsabile di circa il 75% della produzione agricola a scopo alimentare, oltre ovviamente alla produzione del miele, misurata in circa 1,6 milioni di tonnellate l’anno. Negli ultimi anni, però, il numero di alveari di api presenti in natura si è ridotto del 50% in Europa. Quali sono le cause? Molteplici. Innanzitutto l’espansione e la industrializzazione dei processi agricoli non aiuta le api che svolgono i compiti nei loro tempi, seguito dall’utilizzo di pesticidi e insetticidi che contengono sostanze nocive, l’utilizzo di specie di piante aliene e invasive, e fattori climatici che ostacolano il ricambio di api all’interno dell’alveare. Qualora le circa 20.000 specie di api non da allevamento (e tutti i piccoli insetti che contribuiscono all’impollinazione) dovessero estinguersi, una parte delle piante coltivate sopravviverebbe, ma con numeri esigui e prezzi di mercato esorbitanti. Ecco perché rispettare la natura e la biodiversità non è importante, ma fondamentale.
Biodiversità e api: cosa possiamo fare?
Tutti, nel nostro piccolo, possiamo fare qualcosa per salvare le api. Certo, non potremo mai trasformare un giardino di 124 acri in un santuario delle apicoltura, come invece ha fatto Morgan Freeman nel suo ranch in Mississipi, ma possiamo adottare degli accorgimenti molto semplici nella vita quotidiana:
- Per quanto le piante esotiche siano belle da vedere in giardino o in terrazza, non sono molto apprezzate dai nostri insetti. Meglio qualche pianta locale, ottime fornitrici di polline.
- Un po’ di disordine non fa male in natura. Un bel prato di fiori selvatici è sicuramente più scenografico e colorato di un prato inglese tirato a lucido. E piace tanto alle nostre amiche a strisce giallo-nere.
- Le api (ma anche i bombi e le farfalle) sono ghiottissimi dei fiori di lavanda, santoreggia, menta, erba cipollina e salvia. Sono anche molto colorati, perfetti per un piccolo giardino.
- Le siepi forniscono riparo, cibo e opportunità di nidificazione, inoltre permettono agli insetti di viaggiare liberamente da un giardino all’altro mentre trasportano il delizioso nettare.
- Adoperare sempre soluzioni naturali evitando i pesticidi.
- Le torbiere rilasciano grandi quantità di CO2, meglio acquistare il terriccio senza torba.
Le api sono nostre grandi alleate e ogni giorno ci aiutano a portare in tavola prodotti freschi e saporiti, vino compreso. Il rispetto del loro importante lavoro e della biodiversità è molto importante. Dopotutto l’abbiamo visto tutti il famoso episodio della terza stagione di Black Mirror, no?