5 Carnevali Italiani da non perdere
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Il Carnevale Italiano è conosciuto in tutto il mondo grazie alle sue mille, colorate sfaccettature ricche di tradizioni e particolarità. Questa festività solitamente si tiene tra Febbraio e Marzo (Dal giovedì grasso al martedì grasso) e scatena la gioia e il divertimento per tutto lo stivale. Quindi cosa aspettate a comprarvi un costume e scegliere una destinazione – ecco cinque Carnevali Italiani da non perdere!
1) La battaglia delle arance di Ivrea

Se alla fine dell’inverno necessiti ancora di un carico massiccio di Vitamina C, allora Ivrea è la destinazione che fa per te. Considerato tra i più famosi Carnevali italiani (sicuramente uno dei più succosi!), si dice che celebri il coraggio di una giovane donna, chiamata Violetta, che si ribellò alla barbara legge feudale del “ius primae noctis” decapitando il signorotto locale e dando il via alla rivoluzione. Durante la battaglia delle arance migliaia di individui vengono divisi in squadre e armati di tondi frutti polposi. In questo periodo a Ivrea si servono abbondanti porzioni di fagioli, merluzzo con polenta e, naturalmente, insalate di arancia! Forse non è proprio di zona ma sicuramente un buon Chianti Classico d’annata si abbinerebbe perfettamente a queste ricche pietanze della tradizione piemontese.
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2) La bellezza mascherata sui canali di Venezia

Questo è forse uno dei carnevali italiani più conosciuti, anche grazie alle sue eleganti maschere e viste mozzafiato sui canali. Si dice che questo sia il primo Carnevale Italiano e abbia avuto inizio nel 1162, quando la Serenissima Repubblica sconfisse Ulrico di Treven, patriarca dell’antica città Romana di Aquileia. In quest’occasione, il popolo si riunì a festeggiare la vittoria in piazza San Marco, dando inizio alla fiorente tradizione carnevaliera che benché si sia trasformata molto negli anni (basti pensare che venne abolita nel 1797 dal Re d’Austria e non riprese in maniera stabile fino al 1979!) continua a fondarsi sul desiderio di celebrare la bellezza e la leggerezza dei piaceri della vita. Circa 3 milioni di visitatori all’anno si aggirano per i canali alla ricerca delle ben riconoscibili maschere dorate: la più bella viene addirittura premiata!
3) Viareggio satirica e burlona

La caratteristica principale di questo Carnevale italiano sicuramente non passa inosservata ed è un esempio piuttosto lampante del senso dell’umorismo pungente tipico dei Toscani. Immaginatevi un viale su cui troneggiano carri decorati con caricature spietate: politici, uomini e donne dello spettacoli, simboli della corruzione odierna – non si salva nessuno! Il Carnevale di Viareggio si tenne per la prima volta nel 1873 quando un gruppo di abbienti signori decise di far sfilare carri carichi di fiori in passeggiata e la classe operaia, stufa di questa ostentazione di ricchezza di fronte alle tasse altissime da loro affrontate, protestò mascherandosi. Il simbolo del Carnevale di Viareggio è Burlamacco, maschera ufficiale creata da Uberto Bonetti nel 1930. Se siete a Viareggio anche in altri periodi dell’anno, cogliete l’occasione per visitare la meravigliosa Cittadella del Carnevale, meraviglioso complesso di laboratori e magazzini dove vengono creati questi giganti di cartapesta. Lanciate coriandoli e assaggiate i brigidini – secondo noi stanno benissimo con il vin santo!
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4) Il Carnevale dei golosi: Fano

Nato ne 1347 probabilmente per celebrare la pace fatta tra due delle famiglie reggenti di Fano, questo è considerato il più dolce tra i carnevali italiani. Ogni anno questo delizioso comune nella regione delle marche ospita una parata musicante che si sviluppa lungo la centralissima Via Gramsci dove si tiene anche la attesissima “gettata” dai carri: una cascata di quasi ben due tonnellate complessive di dolci viene lanciata sulla folla sottostante! Il Carnevale di Fano si conclude con il “rogo del pupo”: un falò accesso su una testa di cartapesta che secondo le dicerie dovrebbe attirare l’arrivo della primavera e allontanare i peccati.
5) Il lato oscuro dei Carnevali Italiani: Mamoiada

La Sardegna è conosciuta per la sua anima fiera e selvaggia, caratteristica che si rispecchia nella sua natura, nelle spiagge e anche nel suo meraviglioso carnevale. Questo è sicuramente uno dei Carnevali italiani più visivamente forti e i costumi sono unici nel loro genere. La cittadina medievale di Mamoiada si trova poco lontana da Nuoro ed è conosciuta a livello mondiale per le sue maschere artigianali in legno di pero. Ci sono due travestimenti principali, protagonisti di una storia misteriosa che risale a chissà quale epoca: i “Mamuthones”, che rappresentano i pastori , e gli “Issohadores”, che invece sono visti come gli invasori (forse ispirati dai turchi e dagli spagnoli che calcarono queste terre). Se siete in Sardegna durante un altro periodo dell’anno, fate un salto al Museo delle Maschere Mediterranee di Mamoiada, un luogo veramente suggestivo. Durante il Carnevale, i Mamuthones si vestono di cuoio nero e campane tintinnanti, procedendo con passi ritmati in una sorta di processione, mentre i coloratissimi Issohadores catturano persone dal pubblico con una corda leggera. Tra i Carnevali Italiani, forse questo può sembrare il meno allegro e spensierato ma è solo un’altra sfaccettatura di un evento che alla fine nasce per celebrare tutti gli aspetti della vita… inoltre i dolcetti sardi di Carnevale sono una vera delizia!