Antichi quadri di agrumi: l’arte che ha ispirato il nostro arredamento
Proseguendo il percorso di profondo rinnovamento di Dievole, abbiamo recentemente restaurato una dépendance della nostra villa principale. Questo imponente edificio che si affaccia sui nostri vigneti, una volta rivestiva il ruolo di Limonaia, parola che deriva da “limone”, perché appunto vi si preservavano le piante di agrumi durante l’inverno. Benché spesso rivestino funzioni diverse da quella originale, ancora ad oggi si possono riconoscere questo tipo di strutture nelle grandi proprietà italiane. Il loro corrispettivo nordico viene chiamato con il nome di orangerie o “giardino di inverno” – basti pensare alla Orangerie dentro il Jardin des Tuilleries!
Questo tipo di struttura è solitamente caratterizzato da grandi finestre ed aperture ad arco, e veniva solitamente posizionato vicino alla stalla in modo da poter sfruttare il calore generato dagli animali. Questo vale anche per Dievole, infatti la sala della colazione vicino alla Limonaia era una volta la scuderia!
Oggi, nella Limonaia non vi si trovano né agrumi né animali, poiché adesso i suoi spazi ospitano un’ampia suite al piano superiore e due camere luminosissime al piano terra. Ma volevamo comunque far riverberare il ricordo di questo fragrante passato, quindi ci siamo affidati al nostro architetto ed alla nostra arredatrice, che hanno ideato una soluzione incantevole quanto evocativa: decorare gli spazi della Limonaia con delicate rappresentazioni di agrumi.
Nature morte raffiguranti agrumi di tutti i tipi – limoni soprattutto – erano già un tema comune agli albori della pittura moderna italiana, ma a portarle in auge fu il grande pittore Bartolomeo Bimbi. Chiamato a corte dal Gran Duca Cosimo III de’ Medici, gli vennero commissionate 4 enormi tele rappresentanti le 116 varietà di agrumi presenti nella collezione medicea, quadri che poi avrebbero decorato le pareti di Villa della Topaia (a qualche chilometro da Firenze), evento documentato nell’Ottobre del 1715.
Cosimo III non fu il primo ad affermare “Se la vita ti dà limoni… collezionali” (Bhe, non l’ha mai detto ma ci piace immaginarcelo). Prima di lui, lo stesso Cosimo I era un avido collezionista di agrumi tra il 1554 e il 1568, e anche Francesco I contribuì alla ricchezza citrica della famiglia. Pietro Leopoldo, che diventò Duca nel 1765, intuì il valore scientifico della collezione, soprattutto per scopi educativi. Fece quindi realizzare riproduzioni in cera e in gesso di tutti gli agrumi presenti nella collezione della famiglia de’ Medici e li fece esporre in un museo da lui creato (Il Museo La Specola di Firenze).
I Medici preservavano il loro crescente assortimento di piante nella parte superiore del giardino della Villa a Castello, all’interno del giardino di Boboli (la limonaia dove si trova adesso venne costruita dalla famiglia dei Lorena nel 1777). Come le grandi collezioni d’arte della famiglia, questi agrumi venivano tramandati di generazione in generazione e possono ancora essere ammirati durante le aperture straordinarie della limonaia di Palazzo Pitti, solitamente in Primavera.
Cosimo III commissionò quindi a Bimbi –già famoso per le sue meravigliose nature morte – di creare una sorta di pianta fittizia e fantastica, dove venissero raggruppati i dettagli e le particolarità di numerosi tipi di agrumi. Ogni fiore, ogni frutto è identificato da un numero che corrisponde ad una didascalia nella legenda sottostante. I quadri di agrumi in verità fanno parte di un progetto molto più ampio portato avanti da Bimbi: documentare tutta la flora e fauna della Toscana, con lo scopo di glorificare la dedizione del Gran Duca toscano e il suo territorio rigoglioso.
Abbiamo voluto ricordare e celebrare anche noi questa ricchezza e varietà nei dipinti alle pareti della nostra Villa Limonaia. Data l’importanza del tema e del committente, infatti, il lavoro del pittore vide la proliferazione di copie e riproduzioni, dando vita ad una moda che si è portata avanti anche fino al diciannovesimo e ventesimo secolo. Dunque siamo andati alla ricerca di queste opere, li abbiamo attentamente restaurati e dato una casa qui a Dievole. Quando entrerete nella nostra villa Limonaia, si può quasi sentire il profumo dei fiori di queste piante storiche, il ricordo di un passato glorioso riportato in vita grazie all’arte.